Dopo l’animalier, il denim e il tubino nero, se c’è qualcosa capace di dimostrare che la moda non invecchia mai, quello è il tie dye. Questa tecnica “psichedelica” portata alla ribalta dagli hippie tra gli anni Sessanta e Settanta con cui i tessuti vengono dipinti con macchie colorate e irregolari è tornata a conquistare le passerelle, ed è pronta a fare lo stesso con i guardaroba di tutte noi!
Quindi, se stai per approcciarti al famigerato cambio di stagione (qui trovi una mia guida su come organizzare l’armadio in soli 3 step) e se hai voglia di inserire piĂą colore nel tuo armadio, magari questa è l’occasione buona per dare una chance al tie dye! Scopri di piĂą su questa fantasia, sulla sua storia e su come abbinarlo nei tuoi outfit!
Tie Dye: Cos’è e Come si Fa
Il tie dye è una tecnica di tintura di tessuti grazie alla quale è possibile ottenere particolari geometrie di colori che sfumano l’una nell’altra. L’effetto finale è sempre diverso, in quanto dipende da come i pigmenti vengono a contatto con l’acqua. Il termine tie dye può essere tradotto dall’inglese all’italiano con il significato di “annodare e tingere” (tie = annodare / dye = tingere), poichĂ© il capo in alcuni casi viene annodato per far sì che non tutte le parti di tessuto vengano a contatto con le tinture, in modo da ottenere l’effetto finale di colorazione irregolare. In realtĂ a livello piĂą industriale lo stesso effetto viene creato rendendo alcune parti del capo impermeabili, anche se il risultato definitivo è molto simile al metodo “artigianale”.
Tie Dye: Origini della Tecnica e Nascita di un Trend
Questa tecnica di tintura ha origini antichissime, risalenti al VI e VII secolo d.C in paesi orientali come India, Sri Lanka e Indonesia. Lì il tie dye era conosciuto ed è noto tutt’oggi come Batik, una forma d’arte, più che una tecnica di colorazione. I tessuti Batik, solitamente in cotone, vengono realizzati con delle colorazioni variegate mediante la copertura delle zone che non si vogliono tingere, grazie a materiali impermeabilizzanti come argilla, resina, paste vegetali, cere o amidi.
In Occidente, invece, il tie dye ha fatto la sua prima comparsa nella seconda metĂ degli anni Sessanta, insieme allo sviluppo del movimento hippie. I vestiti dipinti con colorazioni variegate e irregolari come quelli indossati dalla celebra Janis Joplin durante le sue esibizioni a Woodstock nel 1969 erano infatti uno strumento per proclamare la propria libertĂ e creativitĂ contro i principi di una societĂ schematica e rigida che non permetteva emancipazione e alcuna libera professione di individualismo da parte dei giovani.
Il trend è poi tornato alla ribalta durante gli anni Novanta, principalmente con i movimenti grunge e new age e con uno dei suoi massimi esponenti, Kurt Cobain, frontman dei Nirvana. Il cantante si esibiva spesso con T-shirt slavate e pantaloni colorati in modo irregolare, facendo emergere una vera e propria declinazione rock e trendy del tie dye.
Tie Dye: Perché Indossarlo e Come Abbinarlo
Oggi il tie dye è tornato a colorare i nostri guardaroba, dando un tocco hippie glam agli outfit della primavera estate 2022. Essendo un tipo di fantasia in cui i colori si mixano tra loro sfumando l’uno nell’altro, il tie dye è simbolo di un passaggio continuo dal vecchio al nuovo, dove non c’è mai un inizio e una fine ma sempre un percorso in divenire. Se sei una persona dinamica che affronta quotidianamente un percorso di crescita personale o professionale, il tie dye riesce a sprigionare le energie di cui hai bisogno per ottimizzare i tuoi risultati! Tra l’altro, le tinte che si miscelano tra loro sono simbolo delle diverse emozioni e sensazioni di cui si compone la nostra esistenza: l’una sfuma nell’altra, e brutte o belle che siano è solo il loro insieme che dà senso al tutto!
Se ti stai chiedendo quale sia l’abbinamento migliore per il tie dye, io adoro accostarlo alle stoffe in denim: gilet, giacchetti e pantaloni di jeans sono il match perfetto per capi dai colori variegati e vivaci! Inoltre, il tie dye dai colori più tenui è perfetto da indossare nella routine, anche per andare a lavoro, mentre dedicherei le versioni più brillanti e accese ai party e alle vacanze al mare.
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