C’è chi dice che sia l’Eldorado in versione 3.0 dell’industria della moda, chi invece ritiene sia solo un trend del momento destinato al fallimento, come è stato per Second Life agli inizi del 2000.
Sta di fatto che nel Metaverso già hanno fatto la loro comparsa brand del calibro di Balenciaga, Nike, Dolce e Gabbana, Gucci e Moncler, e tanti altri sono in procinto di sperimentare le nuove formule di vendita o di presentazione dei prodotti offerte dal nuovo universo digitale.
Ma cos’è che spinge i grandi marchi della moda a investire nel metaverso? E cosa ci dice questo loro interesse sul futuro del fashion? Scopriamo insieme il legame tra moda e metaverso!
Che Cos’è il Metaverso?
Il Metaverso, secondo le parole dell’Head of Instagram Adam Mosseri, è un’estensione del mondo online per come lo intendiamo oggi, concepita come una realtà virtuale immersiva.
Questo nuovo ecosistema digitale non è una realtà parallela a quella fisica, ma piuttosto una dimensione interconnessa che possiamo vivere grazie agli avatar, le nostre controparti digitali grazie alle quali possiamo interagire con gli altri in questo universo virtuale e fare nuove conoscenze, acquisti ed esperienze di ogni sorta.
C’è da dire che, anche se molti hanno avuto modo di conoscere solo Meta, il metaverso di Mark Zuckerberg, di “metaversi” ne esistono molti. Un esempio è Roblox, la piattaforma di intrattenimento online attualmente più vicina al concetto di metaverso su cui Gucci ha lanciato la versione digitale della borsa Dyonisus. Ma anche Fortnite, la piattaforma di gaming più famosa in assoluto, che ha reso possibile acquistare all’interno del gioco abiti virtuali ispirati a disegni Balenciaga.
I grandi brand della moda sembrano aver già capito che il futuro è tutto in questa nuova dimensione virtuale, in cui l’identità digitale è tanto importante quanto quella fisica. Si tratta di una evoluzione che, in un’epoca in cui si prende sempre più consapevolezza dei propri limiti nel mondo reale causati da pandemie e guerre, sarà forse in grado di dare un nuovo slancio all’economia e al marketing di settore grazie alla maggiore libertà percepita. Ma vediamo insieme quali possono essere i fattori per cui la moda è così interessata a esplorare le potenzialità del metaverso.
Perché i Brand della Moda Sono Così Attratti dal Metaverso?
1. Metaverso e Gen Z
La rivoluzione costituita oggi dal metaverso è riconducibile come portata a quella del world wide web negli anni 90: pensando ai vantaggi che l’internet 2.0 ha portato alle aziende negli ultimi decenni con gli e-commerce, non cavalcare l’onda oggi sarebbe insensato. Tanto più se i marchi comprendono che esportando i propri prodotti nel metaverso possono avvicinarsi sempre più al pubblico del lusso futuro, la Generazione Z. Non è un caso, infatti, che brand come Balenciaga o Burberry stiamo avviando collaborazioni con le piattaforme di gaming come Fortnite, quelle che ospitano un gran numero di nati tra il 1995 e 2010, i consumatori di oggi e del prossimo futuro.
2. Metaverso e Rappresentatività
La moda ha tutti i requisiti per poter sfruttare al meglio i vantaggi insiti nel metaverso e in particolar modo negli avatar, le identità virtuali attraverso cui le persone potranno agire nella nuova realtà digitale. L’abbigliamento è da sempre un vero e proprio linguaggio di espressione (soprattutto capace di trasmettere e parlare dei mutamenti sociali in atto) e le cose non saranno diverse nel metaverso, dove i più e i meno giovani si sentiranno più liberi di apparire per come vogliono, non limitati dalle pressioni sociali e culturali del mondo reale: ecco perché questo nuovo mondo è un’occasione di visibilità super ghiotta per i brand della moda.
3. Metaverso e Sostenibilità
In un’epoca che ha fatto della ecosostenibilità il proprio baluardo, l’idea di creare intere collezioni digitalmente per poi produrre concretamente solo i capi acquistati nel metaverso è più che allettante. La produzione effettiva di abiti “reali” potrebbe così ridursi, così come le emissioni di CO2 (l’industria della moda è tra quelle a maggior impatto ambientale), e le aziende potrebbero dedicare più tempo alla ricerca e ad iniziative di slow fashion.
4. Metaverso e Consulenza d’Immagine
Ultimo ma non meno importante, una simile tecnologia può divenire uno strumento fondamentale per la consulenza d’immagine, perché permette di azzerare le distanze ancor più di quanto sia stato finora possibile. Basti pensare a una donna insicura di un certo tipo di abito, che però potrebbe vederlo provato sul proprio avatar e quindi decidersi a comprarlo nel mondo reale. Le possibilità offerte dal metaverso all’empowerment femminile tramite la Fashion Therapy, da questo punto di vista, sono infinite!